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pretesti

3 commenti

Parise?

Parise era uno che quando sentiva parlare di impegno e ideologia rispondeva: “Non me ne intendo”. E per me uno scrittore dovrebbe sempre rispondere così.

Raffaele La Capria

il settantesimo premio strega è andato a edoardo albinati, che ha vinto con il suo la scuola cattolica, libro-monstre di 1300 pagine (qui la cronaca della “repubblica” sulla serata). un premio che, come al solito, ha raccolto i mugugni degli snob, gli alti lai degli esclusi, le critiche dei dolenti ma che quanto meno risolleverà per qualche giorno lo stato delle vendite di libri in italia. non ho letto il libro ma non è escluso che lo faccia, per quanto le novità non mi entusiasmino tanto da spingermi a procurarmele con ansia (però leggete quanto è bella, tratta dal sito del premio strega, la descrizione della giornata tipo dello scrittore albinati: “Ci racconti in breve una sua giornata tipo di quando scrive”, chiede l’intervistatore. “Potrei disegnare di una giornata ideale, che consiste nello svegliarsi, scendere a mare, nuotare per un’ora, tornare a casa, scrivere interrompendosi solo per bere caffè o vino bianco, mangiare e sdraiarsi sul letto, con la mia bella, ogni tanto. Poi al tramonto tornare in acqua. Purtroppo di giornate così in un anno ce ne saranno cinque o sei.”)

premiostrega.it

un bel ritratto di albinati, vagamente somigliante a raymond carver, giubbotto e tutto. courtesy

lo strega ha visto un grande escluso, antonio moresco, che di detta esclusione si è doluto assai, comunicandolo con grande vigore in un articolo che ne addebita la colpa alla società della cosmesi culturale e in qualche modo anche alla geografia:

“Sapevo quanto il gioco fosse truccato. Eppure, certo per mia inguaribile ingenuità, a 68 anni e dopo avere scritto tanti libri e dopo quello che sta iniziando a succedermi all’estero, mi ha impressionato il fatto di non essere stato neppure ritenuto degno di entrare nella cinquina degli attuali finalisti, come mi ha impressionato che nel più noto premio nazionale tutti i finalisti, tutti, nessuno escluso, abitino a Roma.

Nella mia vita ho fatto ampiamente esperienza di questo rigetto da parte della società della cosmesi culturale […] il fatto di saperlo non mette evidentemente al riparo dal provare dolore e scandalo.”

(qui l’articolo integrale)

corriere del mezzogiorno.corriere.it

raffaele la capria in un ritratto di tullio pericoli. courtesy

albinati è arrivato allo strega presentato da raffaele la capria, che del libro dice “È un romanzo in cui si vede la laboriosità dello scrittore. A qualsiasi pagina lo apri, trovi la stessa esattezza di linguaggio, la stessa accuratezza di osservazione. È un libro che mantiene uno stile sempre alla medesima altezza… Ogni tanto si pubblica ancora qualche libro buono, in mezzo a tanti non-libri”.Page_1

l’articolo in cui la capria dice di albinati dice anche tante altre belle cose, su stile, scrittura e scrittori giovani e vecchi.

e sì, la questione del premio strega era una scusa per segnalare l’articolo su la capria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3 thoughts on “pretesti

  1. Personalmente ritengo che da una quindicina di anni la qualità del Premio Strega sia calata in maniera inarrestabile.
    A parte questo, ma come parla Albinati? E’ del 1956, ma sembra che abbia almeno 100 anni… “Potrei disegnare di una giornata ideale” (da quando disegnare è un verbo intransitivo?) “Scendere a mare”? “Con la mia bella”? Mah…

  2. chi se ne importa della qualità del premio strega e dei dettagli grammaticali? la descrizione è quella di una giornata favolosa. e “la mia bella” esprime magistralmente rispetto e tenerezza.

  3. L’espressione “sdraiarsi sul letto, con la mia bella” esprime tutt’altro che rispetto e tenerezza!…

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