Seguire, nel disordine, un’ordinatissima strada
Redatta da Chiara Cecalupo, visitatrice catturata dal fascino del Museo della Bora di Trieste nonché archeologa, la guida conduce il visitatore alla scoperta di questo luogo peculiare fondato e diretto da Rino Lombardi (“cose da libri” ne aveva già parlato qui) attraverso venti indizi (ma, per non smentire la natura apparentemente capricciosa e stralunata del museo si passa dall’indizio 1 all’indizio 14, per proseguire con l’indizio 2).
La bora, che “dilaga tra le rocce e le valli del Carso duro, fin sulle onde dell’Adriatico obbediente” (p. 14), è protagonista, in occasionale compagnia di altri venti, di ogni angolo del museo triestino.

Le corde della bora. Courtesy
Dal barattolo celeste che l’ha imprigionata per sempre alla scatola di fiammiferi contenente uno starnuto (in realtà l’opera N.O.S.E. Wind di Olivier Douzou, 2001), alle corde della Bora – indispensabili per mantenere i triestini con i piedi per terra nelle giornate più dinamiche –, alle donazioni che accrescono costantemente il Centro di documentazione eolica, alla descrizione dei riti che concludono la visita – la realizzazione della girandola colorata personale e il rilascio della propria impronta sul libro delle firme –, questo libretto con la copertina di un bel punto di grigio documenta con gentilezza e precisione ogni parte del Museo della Bora mimando un italiano aulico.

Museo della Bora, collezione di venti

Museo della Bora, vetrina riproducente uno scritto di Stendhal sul vento triestino
Pubblicato dalle Edizioni Calembour, contiene solo due refusi, è realizzato in formato 10 x 15 e rilegato in brossura a punto metallico. Fa parte della collana “I Libri del Museo della Bora” ed è un oggetto editoriale assai godibile.

Rino Lombardi e la bora in scatola. Courtesy
Rino Lombardi, copywriter e operatore culturale, è il direttore del Museo della Bora nonché coordinatore dell’Associazione Piccoli Musei Friuli Venezia Giulia. È una sorta di jukebox umano in grado di produrre (intelligenti) giochi di parole a ripetizione: qui trovate un suo breve profilo.
Chiara Cecalupo (a cura di), Piccola guida al Magazzino dei Venti, Edizioni Calembour, Trieste 2017, 9 eurini spesi benissimo. La trovate, ad esempio, qui, qui e qui.
E qui trovate un articolo della “Stampa” sul museo, per approfondire un po’.
Comprate la guida, andate al Museo della Bora e fatevi vivacemente trascinare.