è disponibile per il download, sul sito della biblioteca di via senato, il numero di giugno dell’omonimo mensile. a pagina 27 si trova l’ameno contributo di sandro montalto sui protopost-it, le maniculae, manine con l’indice in fuori disegnate sui margini dei libri per evidenziare contenuti specifici, che mrs. cosedalibri raccomanda di non perdere. ne pubblichiamo un estrattino, antipasto di puro diletto.
“[…] Può capitare, sfogliando un volume antico, di imbattersi in una manina (tecnicamente manicula, o anche ‘manine di attenzione’) manoscritta nei margini (questa terra di nessuno sempre ricca di messaggi ora evidenti ora misteriosi) che indica un certo passaggio. Talvolta stilizzata e tracciata forse con una certa fretta, talaltra disegnata con cura, questa manina era un segno utilizzato nell’Europa medioevale e rinascimentale per evidenziare un passaggio del testo. Per molto tempo considerati segnali di scarsa importanza, di recente queste espressioni grafiche hanno attirato l’attenzione dei filologi testuali e si sono spesso rivelate indizi preziosi. […]
Difficile determinare quando sia nato questo uso, ma sappiamo che la diffusione delle maniculae è iniziata nel XII secolo (le prime tracce si trovano in manoscritti spagnoli), che divennero più comuni dal XIV secolo, e che l’uso si è protratto in maniera significativa fino al secolo XVIII.
È curioso osservare come ogni lettore personalizzava la sua manina: alcune sono decorate, altre hanno dita lunghissime (spesso l’indice, a volte tutte), altre ancora sono quasi ossute o cicciotte; alcune hanno anelli o braccialetti, altre (quasi tutte) no, qualcuna ha le unghie; in alcuni casi possono essere molto elaborate (mani che escono da anfore o dal becco di uccelli, o anche essere raffigurate insieme all’intera figura umana) e talvolta sono state disegnate, non si sa se per divertimento, a partire da un braccio che sembra orientato dalla parte opposta; in certi casi sono accompagnate da piccole annotazioni (come ‘nota’, oppure ‘no’ quando il lettore si fosse trovato in disaccordo o avesse trovato errori nella composizione della pagina); in altri casi ancora – molto più rari – il lettore ha usato una manina per portare convintamente l’attenzione non su parte del testo ma sulla propria osservazione manoscritta a margine, e in rarissimi ma curiosi casi le dita sembrano tramutarsi in veri e propri tentacoli per evidenziare passaggi distanti fra loro (come avviene in una copia del Paradoxa stoicorum di Cicerone conservata presso la Bancroft Library). […]
Maniculae se ne trovano ovunque: molte ne usava John Dee (affascinante figura di bibliofilo, matematico, geografo, astronomo e astrologo inglese), che ne ha disegnate (decisamente semplici) nei libri della sua grande biblioteca e anche nell’inventario dei propri libri che aveva preparato nel 1583 (Catalogue of Dr Dee’s Library, Trinity College, Cambridge, O.4.20); diverse furono disegnate, talvolta nel suo caratteristico enfatico inchiostro rosso, da Matthew Parker, arcivescovo di Canterbury, teologo e collezionista (la sua biblioteca divenne uno dei nuclei originari della biblioteca del Corpus Christi College, a Cambridge). Ma sono solo due fra mille lettori, spesso anonimi. Due illustri autori della nostra letteratura che hanno lasciato alcune maniculae autografe sono Boccaccio, le cui molte manine avevano l’indice lunghissimo e, solitamente, un polsino con i bottoni (si rivela un buon disegnatore), e Petrarca che pur essendo un buon calligrafo non disegnava quasi mai manine realistiche e accurate.”
qui il sommario della rivista:
Uomini e Libri
GIAMPIERO MUGHINI:
L’HOMME À PAPIER
di Massimo Gatta
Sicilia
PIETRO DA EBOLI E IL SUO
‘INNO’ ALL’IMPERATORE
di Nino Insinga
Libri
BREVE STORIA DI
UN SEGNO D’ATTENZIONE
di Sandro Montalto
Bibliofilia
LA LEGENDA AUREA
DI JACOPO DA VARAZZE
di Giancarlo Petrella
Editoria
LA LUMACAGOLOSA
DI DANIELE FERRONI
di Antonio Castronuovo
Scrittori
IMMAGINI, PAROLE E
VISIONI DELLA RECHERCHE
di Giuseppe Scaraffia
BvS: Archivio Malaparte
MALAPARTE E LA FINE
DE IL SOLE È CIECO
(prima parte)
di Deborah Terzolo
IN DODICESIMO – Le rubriche
LO SCAFFALE DEL BIBLIOFILO –
IL LIBRO DEL MESE –
RIFLESSIONI E
INTERPRETAZIONI –
L’OZIO DEL BIBLIOFILO –
IL LIBRO D’ARTE
di Giancarlo Petrella, Mario Bernardi
Guardi, Carlo Sburlati, Antonio
Castronuovo e Luca Pietro Nicoletti
chi fosse interessato a un altro articolo sulle maniculae può consultare “rivista studio”, qui.