quest’uomo, che di mestiere traduce in latino i tweet di francy, sta traducendo nella stessa lingua i testi dei beatles.
Archivi categoria: traduzione e transcreation
cose per chi vuole tradurre (5), è giovane ed è italiano
tutte le info per partecipate al premio babel-booksinitaly, dalla collaborazione tra babel e booksinitaly. giovani traduttori italiani, fatevi avanti.
cose per chi vuole tradurre 3
festeggiamo la rentrée di mrs. cosedalibri con la menzione di un prezioso laboratorio che franca cavagnoli terrà a milano il 27 febbraio prossimo presso il grand hotel puccini di corso buenos aires 33. è un laboratorio di traduzione editoriale dall’inglese organizzato da stl formazione che se fossi in voi non mi perderei.
Going local_traduttori scatenati
“Quindes Cant de Giacomo Leopardi vóltaa in lengua mader”: è il sottotitolo di Leopardi in Brianza, libro illustrato di Renato Ornaghi edito dall’Opificio Monzese delle Pietre Dure di Monza (il temerario ingegnere brianzolo prestato alla traduzione non è nuovo a queste spericolate operazioni, sempre in collaborazione con l’Opificio).
E se la Brianza suona le proprie trombe, Forlì ha suonato le proprie campane: sabato 28 la biblioteca comunale Saffi ha presentato infatti, per la rassegna “Dal francese al romagnolo, andata e ritorno”, E’ Prinzipì, la versione romagnola del Piccolo principe.
D’altra parte, Madame de Staël scriveva: “So bene che il miglior mezzo per non abbisognare di traduzioni sarebbe il conoscere tutte le lingue nelle quali scrissero i grandi poeti, greca, latina, italiana, francese, spagnuola, inglese, tedesca. Ma quanta fatica, quanto tempo, quanti aiuti domanda un tale studio! Chi può sperare che tanto sapere divenga universale? e già all’universale dee por cura chi vuol far bene agli uomini.” Cosa che i traduttori di Leopardi e Saint-Exupéry hanno fatto, sia pure viaggiando dall’universale al particolare.
Traduzione e creatività
“Sono tanti gli aspetti del mio lavoro che mi affascinano. Al primo posto metterei l’aspetto creativo.”
Una breve intervista alla traduttrice Carmen Giorgetti Cima su Grapho Mania. Supplemento: una interessantissima nota sulla carta igienica.
Cosa bolle in pentola

Pearl. S. Buck, 1968. Courtesy
La personale rentrée littéraire di mrs. cosedalibri, dall’elenco dei suoi progetti in corso, in ordine sparso.
Dopo molto ragionare ho deciso di rinunciare a un incarico di ghostwriting poiché non mi riconoscevo nella persona al posto della quale avrei dovuto scrivere e non mi è riuscito neanche di fare quella operazione di sdoppiamento che nel caso di personalità interessanti è così piacevole, così sfidante.
Editing
§ Sta per essere data alle stampe la lussuosa pubblicazione annuale di una maison orologiera assai antica, con articoli e immagini favolose. Vi si parla di astri, e c’è uno strepitoso servizio con le immagini di Lois Greenfield.
§ Si avvia alla conclusione un volume che dà conto della trasformazione architettonica di Milano, un lavoro che l’autrice conduce da qualche anno: quest’anno con la farcitura di Expo. In italiano e in inglese, due edizioni separate.
§ Sei anni di cultura punk new wave e una ricerca accurata sul materiale fotografico attorno alla preparazione delle copertine dei vinili: altri non si può dire, se non che questo volume fotografico (ma contiene anche molto testo) sarà una gioia anche per occhi non controculturali. In italiano e in inglese, impaginato da uno degli studi grafici più prestigiosi (potremmo anche dire cool) d’Italia. Mrs. cosedalibri apprezza molto. In uscita nei primi mesi del 2016.
§ Un’artista inglese trasferitasi in Sudafrica, che crea opere anche usando la fotocopiatrice, senza mai separare l’arte dall’etica. Volume solo in inglese.
Traduzione
§ Un designer e la sua casa nei dintorni di Lecco: questa storia la scrive un autore francese dalla lingua ricca e sofisticata, con un portafoglio di termini desueti che rende la traduzione assai stimolante. La casa è bellissima, il designer un uomo che, oltre al resto, ama i libri, i taccuini e la cancelleria: per mrs. cosedalibri, pure cream.
A respirare lo spirito dei luoghi
Questa volta dare soddisfazione a quel pungente appetito che mi coglie spesso quando traduco – lo stesso che mi genera un desiderio irragionevole di possesso mentre scopro, traducendola, la storia dei Serpenti di Bulgari – è stato facile.
Il testo è dedicato a un artista, a un bon vivant, mio simile nel suo amore per i libri e la cancelleria, che ha arredato una casa nel modo migliore per trovarsi sempre a contatto con oggetti e stati che possano nutrire senza interruzione la sua creatività. Il tutto a Varenna, ameno borgo lecchese sul lago di Como, a 6,40 euro di biglietto ferroviario da casa. Varenna, che non sapevo fosse stata sollazzo e rifugio di artisti, musicisti, letterati, uno fra i tanti Gaetano Braga, che a Varenna incontra Fogazzaro e gli si lega di amicizia:
“Lavorando a Varenna, sua dimora prediletta, vi conobbe, tra molti altri milanesi, la famiglia dell’avvocato Giacomo Venieri, i fratelli Vigoni, Antonio ed Egidio Gavazzi, padre Nappi, de’ Frati Bene Fratelli, uomo assai faceto, allegro e di buona compagnia, e la famiglia Fogazzaro, della quale il capo, Mariano, era uomo distintissimo, liberale, ed amante della musica, e il figliuolo Antonio coltivava con gran successo le lettere, e divenne poi celebre scrittore italiano e Senatore del Regno: Antonio fu congiunto al nostro Braga dalla più tenera e costante amicizia, fino alla morte. Del Fogazzaro Egli musicò quei deliziosi versi intitolati: La ricamatrice e in appresso la traduzione italiana di una romanza francese: Les trois Bouquets de Marguerite: il Fogazzaro, a sua volta, ritrasse maestrevolmente l’amico in quella suggestiva novella: Il maestro Chieco.”
Vincenzo Bindi, Gaetano Braga da’ ricordi della sua vita, qui.
Varenna è a un’ora esatta di treno da Milano. Borgo lacustre, vive d’acqua ovunque, dallo specchio principale ai frequentissimi rubinetti pubblici, fontanelle e rii che vanno a riversarsi nel lago e costituiscono il nutrimento principale delle felci, visibili in gran copia sui muri stillanti.
Nel lago va a riversarsi anche il Fiumelatte, “Il fiume più breve di Italia”: duecentocinquanta metri di spuma lattescente che si origina in un luogo impervio, raggiungibile dopo una passeggiata con un finale difficoltoso la cui ricompensa sono la visione di una sorgente che pare la chioma riccioluta di un dio albino e una bevuta di acqua gelida, gradevolissima al palato.
Anche la presenza del Fiumelatte è piuttosto breve: lo si trova da maggio a ottobre, dopodiché la sua candida opulenza va a nascondersi chissà dove, salvo ripresentarsi l’anno successivo. Il Fiumelatte si trova a Fiumelatte, frazione di Varenna.
Varenna è una piazza con due o tre alberi secolari alla cui ombra si può riposare e osservare il passeggio, essendo essi dotati tutto intorno di comode e discrete panchine; è qualche villa, il lungolago e un paio di chiese, San Giorgio e San Giovanni Battista.
Quest’ultima una chiesina romanica che conserva affreschi del Trecento e nel catino absidale ospita un Cristo con la Madonna e san Giovanni Battista ai lati, un Cristo strano, che indossa una sorta di bolerino orientale, come se fosse in procinto di esibirsi sulla piazza in uno spettacolo da mangiafuoco, ritratto seduto e non particolarmente sofferente, tanto che il sangue che sgorga dalle ferite dei chiodi appare come un dettaglio trascurabile.
E qui finiscono le osservazioni in libertà su Varenna e i suoi dintorni.
Sì, ma i libri?, si staranno chiedendo a questo punto i lettori. Per quanto mrs. cosedalibri abbia potuto constatare, a Varenna non ci sono librerie. Gli unici due libri avvistati erano in mano ai signori qui sotto.
nostalgia del liceo e un piacevole incontro_biblioteca venezia, milano
in biblioteca prende una acuta nostalgia del liceo: libri, portatili, astucci e matite sui tavoli, quel sostanziale silenzio e, se il periodo è quello estivo, un gran profumo di esami.
mrs. cosedalibri spesso pratica il displacement, così qualche giorno fa se ne è andata in biblioteca a studiare. lo stesso pensiero lo ha avuto il bravo marco rossari, che leggeva e prendeva appunti a un paio di tavoli di distanza, presso la biblioteca di porta venezia. cosa progetti, rossari? traduci, scrivi, inventi? hai nostalgia del liceo pure tu?
cose per chi vuole tradurre 2
♥ Laboratorio di traduzione di testi poetici all’Università dell’Insubria, con incontri dal 19 febbraio al 12 maggio a Como. Con, tra gli altri, il poeta Milo De Angelis.
♥ Un articolo del “Piccolo” sulla nuova traduzione di Gita al faro di Virginia Woolf, pubblicato da Einaudi, a cura di Anna Nadotti.
cose per chi vuole tradurre 1
♥ Se per caso abitaste nella provincia di Como e Varese, per voi Agone Greco e Certamen latino
♥ Se per caso foste di Lucca e voleste ascoltare Ilide Carmignani ai Venerdì letterari
♥ Se per caso cercaste un traduttore editoriale, c’è il database di BooksinItaly
http://www.illibraio.it/con-booksinitaly-il-database-dei-traduttori-di-libri-180043/