cose da libri

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Non andate al performante spettacolo, è una sòla

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Vogliamo portare il libro all’assaggio di tutti i lettori e comporre un performante spettacolo mediale degno della fama commerciale di Milano”: è l’agghiacciante dichiarazione di non-si-sa-chi, tratta da questo post che diffonde notizia della seconda edizione di Milano Book Fair (altrettanto agghiacciante payoff con ricordo mussoliniano: “Credere, Creare. Condividere”).

Non paghi del povero esito dell’anno scorso (“cose da libri” espresse il suo parere su questa manifestazione improbabile già l’anno scorso, qui), quelli di Novegro (“straordinaria area espositiva”, la definiscono) ci riprovano. Lettori, per favore, andate a guardare l’elenco degli ospiti, qui.

Guardate la grafica del sito, la genericità delle proposte, il tono da venditori (“Lo spazio straordinario del Parco Esposizioni Novegro accoglie il visitatore e l’ospite con strutture moderne ed efficienti. Ricordiamo che la capitale del commercio che è Milano offre una vasta gamma di servizi e soprattutto un’eccellente piattaforma lavorativa. Milano offre le sue numerose linee metropolitane, servizi autobus e tram, ferrovie dello stato da e per tutte le città italiane e una vasta rete comunicativa che interagisce perfettamente con il cittadino. Pertanto non poteva mancare a Milano la Fiera Internazionale del Libro che si offre come una porta sull’universo della letteratura contemporanea. La cultura meneghina aspettava da tempo questo evento.”) e NON andate a Novegro. Per questo, questo, questo motivo (bizzarro, tra l’altro, che un sito come Libreriamo non abbia sentito subito puzza di bruciato e abbia invece dedicato largo spazio, senza verificare, senza un accenno di critica e con titolo trionfale). Ah, e non perdete la perla assoluta: la biografia dell’organizzatrice Jacqueline Miu, presumo scritta da lei medesima, con una bella lingua d’invenzione. Cialtroni.